Non è un Paese per Vecchietti
Non è un paese per vecchietti è un progetto culturale multidisciplinare rivolto alla terza e quarta età per rimettere i nonni al centro delle comunità. È un percorso pieno di racconti, incontri e interviste che ha portato negli ultimi 2 anni alla produzione di uno spettacolo teatrale, un podcast, una mostra fotografica e un breve documentario!
Realizzato insieme a Justintwo Associazione ETS, Non è un paese per vecchietti è realizzato grazie al contributo della Città di Albano Laziale.
Fanno parte del progetto:
Vecchietti – il podcast
podcast originale prodotto da Creativa
ideato e narrato da Simone Giustinelli, scritto da Giacomo Sette, musiche originali e sound design di Luca Theos Boari Ortolani
Alla fine del primo lockdown, Simone ritrova sua nonna Rachele e le chiede di raccontargli la storia di Zio Guerrino, antenato anarchico morto per impedire a suo figlio di fare il militare. La storia della famiglia Porzi di Bevagna diventa l’occasione per i trentenni Simone, Giacomo e Luca di cominciare un viaggio tra memoria, racconto, leggenda e autobiografia.
Ascolta il podcast: https://open.spotify.com/show/4tWbTHp5rOQRg8UTV1dPjj?si=2592a65265dc41c2
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L’incredibile storia di Zio Guerrino
spettacolo teatrale di e con Simone Giustinelli e Giacomo Sette
L’incredibile storia di Zio Guerrino e altri racconti di casa è un viaggio non lineare nei racconti, nelle pratiche di narrazione orale con cui si tramandano, cambiando forma e colore, le storie di generazione in generazione. Sono racconti di casa, fatti in casa per le persone di casa e – come a volte capita – per gli ospiti e gli amici. Sono la memoria e tutta la nostalgia di vita dei dimenticati, dei lasciati indietro, di quei vecchietti che “quando accarezzano, hanno il timor di far troppo forte”. Zio Guerrino vuole essere un modo per stare dentro le radici di ciascuno di noi, per offrire – a chi partecipa all’incontro comune dello spettacolo teatrale – l’opportunità di abitare i ricordi, le storie di casa. Costituiscono – queste parabole ai confini tra la realtà e l’immaginazione bambina dei nonni – un patrimonio familiare prezioso, ma molto fragile. Il lavoro prende spunto da questa esigenza privata e allarga il suo orizzonte sulla condizione che da un anno appartiene alla generazione degli anziani, decimati dalla pandemia, esclusi dai contesti sociali e evitati, così da essere preservati, ritenuti “non più indispensabili per lo sforzo produttivo” del Paese. I materiali di ricerca nascono allora dall’incontro con queste persone cui è stata tolta – e si vuole restituire – la voce e l’opportunità di sentirsi partecipi. La storia prende il nome dalle vicende di Zio Guerrino, agitatore anarchico del piccolo borgo di Bevagna, in provincia di Perugia, che passò la vita a combattere e fuggire dai fascisti e morì per aver mangiato un sasso.
Case fatte a mano (link to www.creativa.art/media/casefatteamano )
progetto e mostra fotografica di Federico Cianciaruso
Case fatte a mano è un progetto fotografico realizzato da Federico Cianciaruso all’interno del progetto Non è un Paese per vecchietti. Un lavoro sulle case costruite dai nonni, abitate oggi dai loro nipoti, nato da una riflessione dello stesso autore sul territorio in cui vive:
“Vivo a Pavona da due anni esatti. Se c’è una cosa che mi ha sempre colpito, come fotografo e come architetto, sono le sue case. Case dal disegno semplice, costruite quasi sempre in muratura a blocchi di tufo, edifici disegnati con il chiaro intento di usare al massimo lo spazio del terreno su cui sono costruite e ospitare almeno due o tre famiglie. Sono case fatte a mano. Case costruite una o due generazioni fa e dove ora – spesso – abitano i figli e i nipoti delle mani che le costruirono. È un caso del tutto unico nel panorama dei Castelli Romani e in parte nella provincia di Roma: qui la speculazione edilizia non ha visto l’approdare di grandi costruttori, come successo ad esempio nella vicina Ciampino. A Pavona a costruire sono stati quasi sempre i suoi abitanti, i suoi coloni. Sono venuti da altre regioni del Paese, hanno comprato un pezzo di terra e ci hanno costruito la loro casa familiare. Sono case costruite con le mani e con un sogno di futuro. In un momento in cui per un giovane è un miraggio accedere ad un mutuo e acquistare un appartamento in un palazzo costruito da un grande costruttore, Pavona ci parla di un altro tempo e di un’altra realtà in cui giovani uomini e donne compravano un terreno e costruivano una casa a loro piacere, per poi consegnarla generazione dopo generazione ai giovani di oggi.
Mi sembrava un punto da cui partire: nelle forme a volte poco eleganti di queste case c’è una storia che ci parla di qualcosa di più bello.” Federico Cianciaruso
V per Vecchietti (link to www.creativa.art/media/vpervecchietti )
un documentario di Creativa, a cura di Simone Giustinelli